Era la lacuna normativa che l’Italia aveva bisogno di colmare e ora l’ha fatto: il registro pubblico per la generazione e commercializzazione di crediti di carbonio a livello nazionale è ora istituito presso l’ente governativo CREA ai sensi della legge n.41/2023. In questo articolo parleremo dei mercati del carbonio nazionali anche chiamati “domestici”, di come mai ogni Paese ne ha uno e del perchè l’Italia è arrivata tardi a munirsene rispetto agli altri. Buona lettura!
Archivi dell'autore:Dori Zantedeschi
Crediti di carbonio: compensazione reale o greenwashing?
Il 18 gennaio, il popolare quotidiano inglese The Guardian, ha pubblicato un’inchiesta che ritiene il 90% dei crediti di carbonio certificati dalla societá Verra sotto il programma REDD e usati dalle aziende per dichiarare la loro neutralità climatica, non solo sono fasulli, ma addirittura in alcuni casi aumenterebbero il riscaldamento globale. Le affermazioni dei giornalisti screditano il ruolo dei crediti di carbonio e il lavoro svolto da Verra, che infatti ha prontamente ribattuto dicendo che la metodologia utilizzata per arrivare a tale affermazione ha portato a conclusioni non corrette. In questo articolo ricapitoliamo il discorso sui crediti di carbonio e vi diamo qualche informazione in più sull’iniziativa REDD, le posizioni sostenute dalle due parti e il dibattito che ne è scaturito.
Micorrize: quelle che per le foreste sono come un cervello.
Oggi è la giornata internazionale del suolo e noi vogliamo aggiungere un nuovo termine al nostro lessico tecnico forestale: “Micorrize”. Cosa c’entrano queste con la giornata internazionale del suolo? Le micorrize sono quelle che facilitano agli alberi l’assorbimento delle sostanze nutritive del terreno. Quelle che fungono da canali trasmettitori, veicolando notizie ed informazioni tra gli alberi e le altre piante che vivono nel bosco. Forse avete intuito che stanno nel suolo, ma riavvolgiamo il nastro e capiamo insieme che cosa sono e come funzionano. Che le micorrize si facciano avanti e si presentino! Buona lettura!
Tree climbing? Parola ad Emanuele, tree climber professionista
Ci siamo fatti raccontare il lavoro di tree climber da uno che lo fa quotidianamente Tempo di lettura 4′ Emanuele Viganò vive a Cernusco sul Naviglio in provincia di Milano. Si laureò a Padova nel 2019 e subito dopo cominciò a lavorare come giardiniere. Sotto il suo datore di lavoro acquisì competenza, esperienza e l’abilitazioneContinua a leggere “Tree climbing? Parola ad Emanuele, tree climber professionista”
Il mercato del carbonio: cosa si compra, perchè e come funziona?
L’anidride carbonica è una materia prima scarsa, pertanto ha un valore che si riflette in un prezzo. Essa viene venduta e comprata in un mercato mondiale. Perché qualcuno dovrebbe voler comprare CO2? Alcuni sono obbligati per legge a farlo e altri no. I primi devono acquistare la rimozione della CO2 dall’atmosfera se vogliono emetterla a fini produttivi, i secondi vogliono compensare la propria impronta ecologica per motivi etici o di reputazione. In questo articolo vediamo che cos’è un credito di carbonio, chi ha avuto la brillante idea di creare un mercato del carbonio e perché le foreste c’entrano in tutto questo.
Tutto quel che c’è da sapere sulla biodiversità
La biodiversità ha una giornata internazionale tutta sua, perchè l’attenzione mondiale venga direzionata verso un problema serio: a questo servono le giornate internazionali! Il problema è la perdità di specie a ritmi vertiginosi, fatto che ci rende tutti vulnerabili ed esposti. Biodiversità significa ricchezza e sicurezza, ma come è definita in modo scientifico? Come si misura? In che modo influenza la nostra sicurezza? Leggi l’articolo per saperne di più.
Spotted: 5 fiori da notare in bosco in primavera
Ecco cinque fiori primaverili che ogni appassionato o aspirante conoscitore della natura dovrebbe avere nel suo bagaglio. Sono specie nemorali, che in latino significa “di bosco”, termine con cui in botanica si indicano quelle specie erbacee boschive che fioriscono appena inizia la primavera. Il motivo della loro fioritura precoce è molto semplice: gli alberi non hanno ancora messo le foglie, per cui nel sottobosco arriva abbastanza luce. Bisogna fare presto per ammirare questi fiori, quindi, perchè sfioriscono presto. Questo è esattamente il periodo giusto per farlo, ma ricordiamoci che non è necessario raccoglierli per ammirarli! Le specie descritte in questo articolo sono molto comuni, scommettiamo che riuscirete a trovarne almeno una nella vostra prossima passeggiata in bosco?
Quattro canzoni che ti portano in foresta senza nominarla mai
Il festival di Sanremo si è concluso da poco e noi ancora abbiamo i #brividi. La musica è ancora nell’aria e anche noi vogliamo offrire una personalissima proposta musicale ai nostri lettori, ovviamente a tema forestale! Brani e canzoni che, chiudendo gli occhi e usando solo l’ascolto, ci portano al nord, in una foresta boreale o in un paesaggio glaciale. Non lo fanno con le parole, lo fanno con i fatti, con suoni tribali e celestiali, attingendo e ispirandosi ad antiche tradizioni e culture locali. Con testi di cui non capiamo una sola parola ma attraverso i quali possiamo immaginarci qualsiasi suggestione. Scommettiamo che in questo viaggio musicale attraverso il nord d’Europa vi porterete a casa tante informazioni interessanti?
Lo scientifico perchè abbracciare gli alberi fa bene
Abbracciare gli alberi fa bene. Lo dice la scienza, lo dice Marco Nieri, uno dei massimi esperti a livello internazionale di bioenergetica vegetale. Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, emettono un debole campo elettromagnetico. Visto che è debole, per entrarci in contatto bisogna avvicinarsi molto, toccarlo bene, ancora meglio abbracciarlo. Le onde elettromagnetiche emesse dagli alberi agiscono sui nostri organi facendoli funzionare meglio. Appena il contatto termina però, la magia svanisce. Eppure, la memoria di questo beneficio resta nel nostro sistema nervoso. Tra gli alberi dal campo magnetico più potente ci sono quercia, palma, tiglio, frassino, magnolia, agrifoglio, olivo, ciliegio.
Le piante dormono?
Nel 1700 Carlo Linneo, il famoso botanico svedese, scrisse “Il sonno delle piante” dove ipotizzava che le piante dormissero. Questa idea era derivata dall’osservazione della disposizione di foglie e petali quando cala il sole. Aveva creato perfino un orologio-giardino, dove era possibile capire l’ora osservando il comportamento delle piante al variare della luce. Oggi non si sa se le piante siano coscienti, perciò ci si riferisce a questo fenomeno come alla “nictinastia”, ovvero il “compattamento notturno” delle piante. I fiori si chiudono, le foglie si piegano a metà o si raccolgono lungo il fusto ecc. Quello che ancora si ignora è il motivo per cui le piante lo facciano. La teoria più recente ipotizza che si compattino per sgombrare il campo ai predatori notturni in volo, come gufi e pipistrelli che, con la visuale libera, tolgono più facilmente di torno gli animali erbivori che si nutrono delle piante.