Lo zio Nico: il cercatore di tesori forestali non legnosi

Oltre alla statura ciò che mi colpisce di più di mio zio Nico, è la capacità soprannaturale di trovare funghi ed essere un buon cercatore di questi tesori. Non è una questione di poco conto. Essere un raccoglitore di funghi è un’arte! Come ogni buon raccoglitore di funghi, mio zio Nico ha un particolare equipaggiamento con cui si prepara prima di andare per boschi e predilige estate ed autunno, che sono i periodi in cui il bottino è più fruttuoso e abbondante. Ma prima di raccogliere funghi in un comune dove non è residente deve rivolgersi agli uffici locali per ottenere il permesso. Con il ricavato l’amministrazione locale contribuisce ai costi di gestione dei boschi di proprietà e a garantire i diversi servizi ecosistemici.

Foreste vetuste, quando l’età è solo un numero

Il nostro pianeta è ricco di bellezze naturali da togliere il fiato e, fra queste, le foreste hanno indubbiamente un posto di rilievo. Le foreste, però, nonostante il loro incredibile fascino, non sono tutte uguali, ne esistono alcune talmente particolari che sembrano uscite da una fiaba.

E’ il caso delle cosiddette foreste vetuste che, cresciute indisturbate per secoli, rappresentano degli ecosistemi rari e fondamentali per la nostra Terra e per questo devono essere particolarmente tutelate. Se siete curiosi, e volete saperne di più, non vi resta che leggere l’articolo completo, quindi buona lettura!

Il mercato del carbonio: cosa si compra, perchè e come funziona?

L’anidride carbonica è una materia prima scarsa, pertanto ha un valore che si riflette in un prezzo. Essa viene venduta e comprata in un mercato mondiale. Perché qualcuno dovrebbe voler comprare CO2? Alcuni sono obbligati per legge a farlo e altri no. I primi devono acquistare la rimozione della CO2 dall’atmosfera se vogliono emetterla a fini produttivi, i secondi vogliono compensare la propria impronta ecologica per motivi etici o di reputazione. In questo articolo vediamo che cos’è un credito di carbonio, chi ha avuto la brillante idea di creare un mercato del carbonio e perché le foreste c’entrano in tutto questo.

Lo scientifico perchè abbracciare gli alberi fa bene

Abbracciare gli alberi fa bene. Lo dice la scienza, lo dice Marco Nieri, uno dei massimi esperti a livello internazionale di bioenergetica vegetale. Gli alberi, come tutti gli esseri viventi, emettono un debole campo elettromagnetico. Visto che è debole, per entrarci in contatto bisogna avvicinarsi molto, toccarlo bene, ancora meglio abbracciarlo. Le onde elettromagnetiche emesse dagli alberi agiscono sui nostri organi facendoli funzionare meglio. Appena il contatto termina però, la magia svanisce. Eppure, la memoria di questo beneficio resta nel nostro sistema nervoso. Tra gli alberi dal campo magnetico più potente ci sono quercia, palma, tiglio, frassino, magnolia, agrifoglio, olivo, ciliegio.

Esplorando il ripristino ambientale e forestale col dottor Enrico Siardi

La Giornata Mondiale dell’Ambiente è dedicata quest’anno al ripristino ambientale, cioè a far nascere o rinascere la natura laddove è degradata o non c’è (più). Le foreste non solo si possono ripristinate se degradate, ma possono essere strumento di ripristino di terreni danneggiati dalle attività umane. Scoprendo il ruolo delle foreste in un’intervista col dott.Continua a leggere “Esplorando il ripristino ambientale e forestale col dottor Enrico Siardi”

Forest bathing per essere più felici

Il forest bathing, che può essere tradotto in italiano come “bagno di foresta”, è nato in Giappone negli anni ottanta e sta prendendo piede sempre di più anche in Europa. Si tratta di una pratica di risveglio dei cinque sensi che si svolge in foresta al fine di rilassarsi e di ridurre lo stress. Sono stati svolti numerosi studi che hanno evidenziato come il forest bathing aiuti a prevenire malattie e disturbi, come cancro, ictus e molte altre. Chi non ha facilmente accesso a una foresta può adottare comunque degli accorgimenti anche in casa per aumentare il suo stato di benessere. Guide certificate di forest bathing si possono trovare in tutta Italia.

Cosa sono le food forest

I nostri antenati camminavano sulla terra raccogliendo frutta, bacche, noci, erbe e radici per mangiare e per fare medicine, tutto nello stesso luogo. Ora ci siamo specializzati: coltivazioni da una parte, foreste dall’altra. La parte produttiva separata da quella ricreativa. Recentemente qualcuno ha pensato di riunire queste due componenti, un’idea antica quanto innovativa. E si sta andando oltre, avvicinando sempre di più la città e la natura, due unità che sono andate storicamente allontanandosi: le foreste commestibili stanno diventando urbane.

Alberi in città: erogatori di servizi

Dopo aver capito cosa sono le foreste urbane può sorgere spontanea la domanda: “Ma a cosa servono le foreste in città oltre a decorarle?”. Le foreste, come tutti gli ecosistemi, forniscono una miriade di servizi di cui spesso beneficiamo senza neppure accorgercene, e le foreste urbane non fanno eccezione. Anche solo il valore estetico delle alberature e dei parchi – a volte di notevoli dimensioni – in città non va sottovalutato, perché capace di fornire un grande benessere, come la riduzione dello stress o la rigenerazione dell’attenzione, a chi non può vivere spazi verdi quotidianamente.

Le foreste in città: solo un ornamento?

Le foreste urbane hanno del potenziale: riducono il cambiamento climatico e a incentivano stili di vita più sani
Abituata come sono a vivere in campagna e a godermi paesaggi rurali con prati, campi agricoli e siepi arboree, quando esco di casa per andare al lavoro trovo sempre un po’ frustrante inserirmi all’interno del traffico cittadino…