Il nesso foreste-clima

Il ciclo delle stagioni e le diverse foreste nel mondo mostrano quanto questi ecosistemi varino al variare del clima. Anche la foresta è capace di influenzare il clima, contribuendo così alla formazione di piogge e assorbendo – o rilasciando – anidride carbonica nell’atmosfera. Questo non vale solo per gli alberi ma anche per il suolo e gli organismi, ovvero per la foresta nella sua interezza.

Storia di popoli in foresta

Palazzi, strade asfaltate, acqua corrente, elettricità: aspetti, così come molti altri, che possono essere dati per scontati da molti di noi. Dall’altra, piante, animali e natura sono ormai il “target” delle gite del fine settimana e non sono più, almeno nella nostra cultura occidentale, parte integrante della nostra quotidianità. Lo sono invece per circa più di un miliardo e mezzo di persone che dipendono strettamente da essi, vivendo all’interno o nelle zone limitrofe alle foreste; circa 250 milioni di queste persone vivono proprio in foresta. Difficile da credere, ma in realtà è proprio così! 

Una foresta su un albero

Normalmente siamo abituati a considerare la biodiversità come un concetto spaziale: orizzontale, che varia a seconda dell’estensione delle aree in questione (una riserva naturale o anche un parco), oppure puntiforme, nel senso di hot-spot – punti in cui si concentra una ricchezza di diverse specie. Alle volte i due concetti si sovrappongono, come nel caso di alcuni parchi e riserve particolarmente ricchi. Ma esiste un concetto di biodiversità che forse è esplorato poco: quello verticale.