Si parla sempre di più di agroforestazione.

Si sente parlare sempre di più di agroforestazione, di quanto sia bella, interessante, efficace e pare quasi che non abbia difetti, un po’ come Natalie Portman prima di Thor: Love and Thunder.
Dal nome, “Agroforestazione”, forse si può intuire a cosa si faccia riferimento, ma vi propongo questo pezzo per grattare oltre la superficie di un tema che mostra grandi promesse per il futuro, ma che ovviamente presenta anche diversi ostacoli per essere sviluppato!
In questo articolo proverò quindi a raccontarvi di cosa si parla quando ci si riferisce all’agroforestazione, quali siano i punti di forza e quali invece i limiti e le difficoltà a cui far fronte nell’utilizzarla e che spiega, almeno in parte, perché non sia la soluzione a tutti i mali dell’agricoltura.

Cosa sono le food forest

I nostri antenati camminavano sulla terra raccogliendo frutta, bacche, noci, erbe e radici per mangiare e per fare medicine, tutto nello stesso luogo. Ora ci siamo specializzati: coltivazioni da una parte, foreste dall’altra. La parte produttiva separata da quella ricreativa. Recentemente qualcuno ha pensato di riunire queste due componenti, un’idea antica quanto innovativa. E si sta andando oltre, avvicinando sempre di più la città e la natura, due unità che sono andate storicamente allontanandosi: le foreste commestibili stanno diventando urbane.