Il ruolo ecologico, ricreativo e culturale delle foreste e il caso delle aree protette
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Una delle funzioni principali del bosco è, senza dubbio, quella di fornire legno. Questo materiale ha da sempre contribuito alla sopravvivenza della nostra specie, sia sotto forma di combustibile, utilizzato per scaldarsi o per cucinare, sia come materiale, molto versatile, utilizzato per costruire abitazioni, utensili, mezzi di trasporto, armi, ecc. Proprio per questo motivo l’essere umano, per avere sempre a disposizione il legno adatto ai propri scopi, ha iniziato a praticare la selvicoltura, ossia la coltivazione (o gestione) del bosco. Il bosco può essere gestito in vari modi, soprattutto in relazione ai risultati che si vogliono ottenere: se il nostro obiettivo è ottenere legname da costruzione, gestiremo quel bosco in modo diverso rispetto a uno da cui vogliamo ricavare legna da ardere ma, in entrambi i casi, l’obiettivo è ottenere prodotti legnosi da poter utilizzare.Oltre alla produzione legnosa, però, il bosco può svolgere tante funzioni diverse che vanno dall’erogazione dei servizi ecosistemici, quali l’assorbimento di anidride carbonica o la depurazione dell’acqua, fino ai servizi ricreativi, artistici e culturali. Proprio in relazione alla funzione ricreativa e culturale si possono prendere come esempio le aree protette. Queste sono aree naturali istituite da leggi nazionali o regionali, che hanno la funzione di preservare e, se possibile, di aumentare l’integrità e la biodiversità di un luogo. Viene da sé che queste aree hanno un grande valore naturalistico, poiché garantiscono la sopravvivenza di varie specie animali e vegetali, anche rare, e per questo sono tutelate. In Italia esistono più di 800 aree protette, di cui 25 sono Parchi Nazionali, che, tramite una serie di regole, ci permettono di visitarle o di vivere al loro interno, godendo delle bellezze naturali che hanno da offrire. Uno degli obiettivi principali delle aree protette è proprio quello di conservare queste bellezze naturali per dare a tutti, anche alle generazioni future, la possibilità di osservarle in prima persona. Questo vale per tutte le aree protette a livello internazionale ma, a differenza dei grandi parchi americani quali Yellowstone, dove natura protetta è sinonimo di grandi spazi incontaminati in cui la presenza umana è assente, in Italia e in Europa è possibile vivere in queste aree, integrando la conservazione della natura col presidio del territorio e con le attività umane sostenibili.

Per quanto riguarda le aree protette terrestri, spesso buona parte della loro superficie è ricoperta da foreste ma queste, trovandosi in zone particolarmente tutelate, vengono gestite diversamente rispetto a un normale bosco. Nelle aree protette, la gestione forestale deve andare oltre il semplice taglio di legna e deve essere data importanza anche alle funzioni ecosistemiche e ricreativo/culturali. A livello ecosistemico una delle funzioni principali che il bosco svolge in un’area protetta è quello di habitat. Questo perché gran parte delle specie animali che possiamo trovare nelle nostre aree, come ad esempio gli ungulati selvatici (cervi, caprioli, cinghiali,..), vivono prevalentemente in aree boscose e lo stesso fanno moltissime specie di uccelli, rettili, anfibi e insetti. Proprio tra gli insetti esistono dei coleotteri, detti saproxilici, la cui sopravvivenza dipende dalla presenza del legno morto presente in foresta e quindi, per la conservazione di queste specie, è necessario adottare una gestione forestale sostenibile che tuteli la biodiversità dell’area.

Per quanto riguarda l’aspetto ricreativo e culturale, le foreste sono luoghi indispensabili per la fruizione turistica sostenibile di un parco nazionale. Questo perché uno dei modi più efficienti per visitare un’area naturale protetta è l’escursionismo: camminare sui sentieri, infatti, ci permette di godere appieno delle bellezze naturali che ci circondano e, se siamo fortunati, ci dà anche l’occasione di poter osservare la fauna selvatica nel suo habitat naturale. Proprio per l’escursionismo il bosco è un elemento di fondamentale importanza perché, soprattutto in estate, poter percorrere un sentiero che, almeno in parte, attraversa un bosco, ci permette di camminare al riparo dal sole, facendoci risparmiare preziose energie e rendendo ancora più godibile la nostra escursione. Inoltre, gli alberi, sono gli elementi preferenziali per poter segnalare i sentieri con le caratteristiche bandierine orizzontali rosse e bianche. Questo perché le bandierine devono essere visibili il più possibile in qualsiasi condizione, anche in inverno e, gli alberi di un bosco, ci permettono di realizzarle a un’altezza tale da essere visibili anche in presenza di neve, che invece ricopre quelle realizzate sulle pietre a terra.
Oltre all’escursionismo che, in base al modo in cui lo si pratica, può essere un’attività sportiva o ricreativa, i boschi hanno anche grande valenza storica, artistica e culturale. Tutti aspetti fondamentali per il turismo sostenibile di un’area protetta. Ad esempio la presenza di un bosco con alberi monumentali, come il Bosco di Sant’Antonio nel Parco Nazionale della Maiella, permette ai turisti di poter fare un salto nel passato, scoprendo come quel determinato bosco è cambiato nei secoli e perché oggi lo troviamo così com’è. Questi boschi, inoltre, possono essere utilizzati anche come luogo per varie rappresentazioni artistiche, che vanno dalle sculture realizzate a partire dagli alberi morti e lasciati sul posto, fino a rappresentazioni teatrali o di rievocazione storica in natura. Proprio per questi motivi le funzioni storiche, artistiche e culturali dei boschi sono riconosciute a livello internazionale nella CICES (Classificazione Internazionale Comune dei Servizi Ecosistemici).
Abbiamo quindi visto che, oltre a fornire prezioso legname e ad essere fondamentali per molti processi naturali ed ecosistemici, le foreste sono importanti anche per il turismo sostenibile e per la tutela del patrimonio naturale, artistico e culturale di un territorio e, questa multifunzionalità, trova la sua massima espressione nelle aree protette, soprattutto quelle italiane ed europee, che sono un ottimo esempio di convivenza uomo-natura.
