Ma a che serve questa giornata?
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Come tutti gli anni, il 21 marzo cade la giornata internazionale delle foreste. Lo scopo di queste giornate internazionali è piuttosto semplice: farci ricordare che certe problematiche esistono e spingerci ad agire per affrontarle, come società. Insomma sensibilizzare per far sentire i problemi che sembrano di pochi, ma che sono di tutti. Quest’anno in particolare il tema è quello della sostenibilità (e quando non lo è?) di consumi e produzione legati alle foreste. Oggi è il 21 marzo e noi di Giornal di Bosco ci tenevamo a celebrare questa giornata con dei contenuti che dessero spunto, a voi che ci leggete, di apprezzare quello che abbiamo attorno. Mi sono perciò messo alla ricerca di alcuni fatti interessanti, e possibilmente positivi, che riguardano le foreste ed ecco qui quello che ho trovato!
Fatto numero 1 – Biodiversità forestale
La biodiversità consiste in diversi aspetti di un ecosistema, tra cui forse quello più conosciuto: ovvero il numero di specie presenti. Perciò, se siete a caccia del maggior numero di specie di alberi in un singolo paese, dovete assolutamente visitare la top 5: Brasile, con oltre 9000 specie, Colombia, con circa 6000 specie, Indonesia, con circa 5500 specie, Malesia, con poco più di 5000 specie e il Venezuela, con poco meno di 5000 specie.
Fatto numero 2 – Anagrafe italiana degli alberi che sono anche monumenti
In Italia esiste un registro nazionale degli alberi monumentali, alberi, ma anche filari di alberi, che per il loro valore storico, per l’età, la forma, la grandezza e rarità, sono protetti da una legge nazionale del 2014. Un esempio è l’albero del Piccioni (c’era proprio un tizio chiamato “Piccioni”), un platano di 24 metri d’altezza, 8.7 metri di diametro, di cui viene fatta menzione addirittura in una mappa del 1718!
Fatto numero 3 – Risorse genetiche e dove trovarle
Esiste un piano globale di azione per la conservazione, l’utilizzo sostenibile e lo sviluppo delle risorse genetiche forestali. Questo piano è stato preparato dalla Food and Agricultural Organization (ONU) nel lontano 2014. La diversità genetica delle risorse forestali, come gli alberi, è fondamentale per diversi motivi: 1) la conservazione della biodiversità, che include anche la diversità genetica tra le diverse specie di alberi e piante forestali, ma anche all’interno della stessa specie di piante 2) conservare la diversità genetica significa anche assicurarsi di avere le specie adatte, e gli individui adatti, a sopravvivere in un mondo in costante cambiamento, per i cambiamenti climatici ad esempio. Un caso eclatante di utilizzo della diversità genetica come risorsa si basa sull’esistenza di varietà della stessa specie di alberi che crescono sia nel nord che nel sud Italia. In un contesto di cambiamento climatico si sta sperimentando l’impianto delle varietà del sud nel nord, di modo da utilizzare piante che geneticamente sono della stessa specie, ma maggiormente adattate ad un clima più caldo. Tutto questo per prevenire il cambiamento climatico preparando le foreste del nord a climi più caldi.
Fatto numero 4 – Persone e foreste
Quando ho scritto l’articolo sull’utilizzo della legna per scaldarsi può esservi sembrata un’attività, quella di raccogliere e preparare la legna per il fuoco, di altri tempi. Ebbene, 880 milioni di persone nel mondo la pensano diversamente. Quello è il numero di chi tutt’oggi passa una parte del proprio tempo a raccogliere la legna da usare per cucinare o scaldarsi.
Fatto numero 5 – Foreste e pesca
A quanto pare foreste e pesca sono strettamente legate in molti contesti. Ad esempio le foreste delle pianure alluvionali della foresta amazzonica sono direttamente correlate con la disponibilità di pesce per le popolazioni locali (Lobon-Cervia et al., 2015; Castello et al., 2018). Lo stesso avviene in Nigeria, con la presenza di foreste legate a doppio filo con il consumo di pesce da parte delle comunità dell’entroterra.
Fatto numero 6 – Medicina e foreste
Ad oggi più di 28000 specie di piante sono utilizzate per scopi medici (Willis, 2017). Un esempio interessante è un estratto di una specie di artemisia (Artemisia annua) usata dalla medicina cinese per millenni come antimalarico. Se poi pensate che le medicine basate sulle erbe siano appannaggio solo delle popolazioni indigene e pochi altri che non hanno accesso a strutture e personale sanitario, vi basti pensare che il mercato globale delle erbe medicinali valeva circa 60 miliardi di dollari nel 2010 (Nirmal et al., 2013).
Insomma ecco a voi alcuni fatti curiosi sulle foreste, per celebrare questi ecosistemi formidabili e cercare di capirne il valore anche per noi occidentali, che in foresta, la maggior parte delle volte, ci andiamo per fare una passeggiata o raccogliere funghi per hobby.
Buona giornata internazionale delle foreste!
Note: per altri fatti e nozioni interessanti sulle foreste nel mondo la mia principale fonte è stata il documento “The State of the World’s Forests, 2020”.