Licheni: quando l’unione fa la forza

Origine, caratteristiche e usi di questi misteriosi organismi

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Licheni del genere Cladonia. Foto di Dori Zantedeschi 

Tra le varie forme di vita presenti sul nostro pianeta, ce ne sono alcune che spiccano per la loro particolarità. Mi riferisco a degli organismi detti “simbionti”, ossia quelli formati da due esseri viventi diversi fra loro che, per qualche motivo, decidono di unirsi e di vivere insieme. Questa convivenza prende il nome di “simbiosi” e, nel caso in cui essa sia vantaggiosa per entrambe le parti, viene detta “simbiosi mutualistica”. Fra gli organismi che meglio rappresentano il concetto di simbiosi mutualistica troviamo i licheni, ossia esseri viventi formati dall’unione di un fungo con un’alga, che da questa strana convivenza traggono vantaggi reciproci. I licheni si originano perché il fungo, grazie alla sua struttura, riesce ad ancorarsi alle superfici come tronchi e terreni e ad assorbire l’acqua ma, come noi esseri umani, non è in grado di autoprodursi il cibo. L’alga invece, grazie alla fotosintesi, riesce a produrre da sola le sostanze nutritive di cui ha bisogno, ma non ha una struttura in grado di fornirle un’adeguata protezione. Per ovviare l’uno alle mancanze dell’altro i due organismi si uniscono: il fungo fornisce protezione ed acqua all’alga che, in cambio, dona al fungo gli elementi nutritivi necessari per la sua sopravvivenza.In base alla specie di fungo e di alga da cui sono formati, i licheni possono assumere varie forme e colori ma, in generale, è possibile racchiuderli in tre categorie principali:

  • licheni crostosi, ossia quelli che sono completamente aderenti alla superficie di crescita e visivamente appaiono come delle incrostazioni colorate, spesso presenti su rocce e muri;
  • licheni fogliosi, che aderiscono solo in parte alla superficie di crescita e sono formati da varie lamine che sembrano, appunto, foglie;
  • licheni fruticosi, che hanno l’aspetto di piccoli cespugli e possono essere sia penduli che eretti.
Licheni crostosi su tronco di abete bianco (Abies alba). Foto di Giosuè Colarelli 

Questi organismi, oltre ad avere un’origine così particolare, fungono anche da bioindicatori, ovvero la loro presenza può essere considerata indice di buono stato dell’ambiente in cui si trovano. Questo accade perché i licheni assorbono varie sostanze dall’esterno, fra cui gli agenti inquinanti a cui risultano essere molto sensibili e, di conseguenza, in ambienti molto inquinati essi sono assenti. Proprio in virtù di questo assorbimento di sostanze, i licheni sono ottimi indicatori della qualità dell’aria. Questo perché, se l’inquinamento atmosferico è elevato, questi organismi assorbono una quantità notevole di elementi nocivi che, ad esempio, possono ostacolare la fotosintesi e interferire quindi con i processi vitali.

Inoltre, come possiamo leggere in questo articolo di R.Giacomobono, negli ambienti più inquinati è più probabile trovare licheni crostosi piuttosto che licheni fogliosi. Questo perché gli ultimi, avendo una superficie di scambio maggiore rispetto ai primi, risultano essere ancora più sensibili e , di conseguenza, meno adatti a vivere in questi ambienti.

In realtà l’inquinamento è l’unico fattore che ne limita  fortemente la diffusione perché questi, grazie alla simbiosi che li rende versatili, riescono a colonizzare quasi tutte le superfici e resistono, senza difficoltà, a temperature che vanno dai -20 ai +70 gradi centigradi.

Proprio per questa grande capacità di adattamento essi sono detti organismi pionieri, ossia quelli che colonizzano per primi ambienti inospitali e, col passare del tempo, li rendono vivibili anche per altri esseri viventi. Questo accade perché i licheni disgregano lentamente le rocce su cui vivono e, così facendo, producono piccole particelle che, nel tempo a venire, formeranno il suolo sul quale potranno poi stabilirsi muschi, felci e piante superiori. 

Oltre a questo i licheni sono fondamentali, sotto forma di cibo o di riparo, per la sopravvivenza di vari animali. Sotto l’aspetto nutritivo essi costituiscono una parte importante dell’alimentazione invernale delle renne e, occasionalmente, vengono consumati anche da camosci, cervi e stambecchi. In realtà anche gli esseri umani hanno da sempre consumato i licheni, sia come fonte alimentare sia come medicinale, e vengono tuttora impiegati in erboristeria e in cosmetica. Inoltre i popoli la cui società si fonda sull’allevamento delle renne, come i Sami finlandesi, utilizzano i licheni come foraggio per i loro animali. 

Per quanto riguarda la funzione di riparo, questi organismi rappresentano l’habitat ideale di alcune specie di insetti, aracnidi e molluschi ed è per questo che gli alberi ricchi di licheni sono molto importanti per il mantenimento della biodiversità di un bosco.  Un’altra particolarità dei licheni è la loro crescita molto lenta, infatti crescono pochi millimetri all’anno. Una delle specie che cresce più lentamente è la Lobaria pulmonaria, un lichene foglioso la cui presenza è indice di uno stato di salute ottimale dell’ambiente, poiché vive quasi esclusivamente in foreste poco antropizzate ed è quindi divenuta il lichene simbolo delle cosiddette foreste vetuste, ossia quelle foreste che da secoli non vengono utilizzate dall’uomo. Inoltre il nome pulmonaria probabilmente viene dal fatto che veniva utilizzata come rimedio per le infezioni e le malattie dell’apparato respiratorio. 

A proposito dei rimedi a base di licheni essi sono tuttora validi e infatti, alcune specie come il lichene islandico, Cetraria islandica, vengono utilizzate per la creazione di sciroppi contro la tosse e in farmacia vengono aggiunti a dentifrici e detergenti intimi.

Il lichene foglioso Lobaria pulmonaria. Foto di Giosuè Colarelli

Abbiamo quindi visto come questi esseri, che in vari modi sono stati un valido aiuto per la sopravvivenza dei nostri antenati, siano ricchi di sorprese e ciò può farci riflettere sul fatto che in natura qualsiasi cosa, per quanto possa sembrare piccola e insignificante, ha la sua importanza e, per questo, sarebbe bene rispettarla in ogni caso. 

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