Il nesso foreste-clima

Un continuo dialogo tra foreste e atmosfera su carbonio e acqua

L’acqua che le foreste assorbono e poi rilasciano in atmosfera è un esempio di interazione fra clima e foreste; foreste in Vietnam, di Quangrapha (cc).

Ecco schiudersi le gemme della quercia, aprirsi in tenerissime foglie verdi, dispiegarsi poi al caldo dell’estate fino a ingiallire a ottobre e planare al suolo, mentre altre foglie seppelliscono le prime in un turbinio di colori. Lo scoiattolo porta in fretta l’ultima ghianda nel giaciglio per l’inverno. Scende la neve sopra la quercia.

Questo spaccato di vita della foresta non prelude certo a un cartone Disney. Si nota piuttosto la cadenza delle stagioni con la risposta della foresta: il cambio di clima cambia la foresta nei suoi elementi. Anche la foresta può influenzare il clima? Come interagiscono clima e foresta?

Quella quercia è composta per quasi un terzo da carbonio (C). Pensate all’albero come a un recipiente dove è immagazzinato C, oltre ad acqua e ad altri elementi. Grazie alla fotosintesi, le foglie assorbono l’anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera, trattengono C nella pianta e rilasciano l’ossigeno (O2). Il C è accumulato nella pianta, che aumenta di dimensioni con la crescita immagazzinandone sempre di più. Anche le foglie contengono C e, staccandosi dagli alberi, si accumulano al suolo. Lo strato di suolo superficiale della foresta è quindi ricco di materia organica contenente carbonio, ed è anche detto ‘humus’. Funghi e batteri la decompongono rilasciando il C in atmosfera come CO2. Nelle foreste boreali, ad alte latitudini dove le temperature restano basse più a lungo, la decomposizione è rallentata. La materia organica aumenta al suolo creando più strati non decomposti. Questo origina accumuli di C che con le ere geologiche diventa petrolio, carbone e gas naturale.

Ci sono molti altri collegamenti fra C e foreste, e questi rappresentano un dialogo continuo tra foresta e atmosfera.

Un albero vivo in media è composto per più di due terzi da acqua e quasi un terzo da carbonio; un albero morto e secco ha circa metà della sua massa composta di carbonio. Disegno di Giacomo Pontara.

E il nesso foreste-clima? L’atmosfera è lo strato d’aria intorno alla Terra dove si verificano molti degli eventi climatici. È composta dai gas serra, fra cui CO2 e vapore acqueo. L’aumento delle emissioni di CO2 in atmosfera dalle attività umane sta alterando il clima, perché più calore è trattenuto sulla Terra; questo altera di conseguenza le foreste. Come? Visto che la CO2 è ‘cibo’ per gli alberi, un aumento di CO2 in atmosfera agisce come fertilizzante. Questo può portare a una crescita più rapida con più veloce assorbimento di CO2 soprattutto nelle foreste giovani.

Il surriscaldamento però prolunga le siccità e genera incendi più facilmente: il C negli alberi che bruciano torna in atmosfera come CO2, accentuando il cambiamento climatico. Anche la biodiversità forestale è influenzata dall’aumento delle temperature. Ad esempio, gli inverni più miti favoriscono la presenza di tarli, o scolitidi. L’aumento delle temperature aumenta le minime invernali, diminuendo la mortalità di questi insetti e favorendo infestazioni che portano alla morte di molti alberi: il C accumulato negli alberi morti si decompone e risale progressivamente in atmosfera come CO2.

Pensate a foreste e atmosfera come a due persone che si vendono e comprano le rispettive risorse di C, mentre il clima contribuisce a regolare questo mercato.

Ma C non è la sola merce: l’acqua rappresenta un altro dialogo fra clima e foreste.

Le foreste rilasciano vapore acqueo in atmosfera e ricevono CO2 dall’atmosfera; questi scambi d’energia sono regolati dal clima. Le foreste possono anche rilasciare CO2 per esempio negli incendi, mentre l’atmosfera rilascia acqua quando piove sulle foreste. Disegno di Giacomo Pontara. 

Oltre all’ossigeno, le foglie della foresta ‘traspirano’ acqua. Questo è evidente già quando si copre una piantina di basilico con un sacchetto di plastica: molte gocce d’acqua compaiono sul sacchetto la mattina seguente. Dal basilico lasciate che vi riporti ai piedi della quercia dell’inizio: pensate ai litri d’acqua che traspira al giorno. Ora voltatevi dando le spalle alla quercia: vedete gli altri alberi della foresta? Quanti litri d’acqua rilascia una foresta al giorno? Per l’Amazzonia si parla di ‘fiumi volanti’ e le piogge dalle nuvole così create danno acqua alla metropoli di São Paulo. Il vapore acqueo sale dalle foreste per traspirazione dalle piante e per evaporazione dal suolo: l’umidità dell’evapotraspirazione contribuisce a formare nuvole. Queste diminuiscono l’intensità dei raggi del sole e originano piogge. Sentiamo il vapore prodotto dalla foresta anche quando entriamo in bosco: è quel senso di umidità nell’aria che rinfresca il microclima locale.

Ombra e pioggia delle nuvole rinfrescano così la superficie terrestre dal calore del sole diretto e ridistribuiscono l’acqua.

Gli scambi di C e di acqua tra atmosfera e foreste contribuiscono a formare il clima, che ha poi effetti sulle foreste. Clima e foreste hanno effetti reciproci sia all’interno della foresta, sia nelle sue prossimità, sia a livello globale. I canali di dialogo variano dal tipo di foresta; sono limitati ai principali o generalizzati in quest’articolo.

L’interazione a livello globale è chiara per esempio con l’aumento di CO2 in atmosfera, coi suoi effetti sul clima e gli impatti del cambiamento climatico sulle foreste. Incendi e altri eventi naturali possono far rilasciare CO2 dalle foreste; queste però si nutrono di CO2. Ciò mostra quanto le foreste possano essere parte del problema ma anche della soluzione contro il cambiamento climatico.  

Inoltre, le foreste mitigano la temperatura e alimentano le piogge sia a livello locale che globale.

È possibile aiutare a ristabilire l’equilibrio foreste-clima fermando la deforestazione, tagliando alberi in modo sostenibile, mantenendo – e magari aumentando con nuove foreste – il magazzino di C negli ecosistemi forestali.

Anche chi non taglia direttamente alberi ha responsabilità con le proprie scelte di acquisto e con gli sprechi. Sarà anche con questo impegno che potremo favorire la salute delle foreste e vedere in primavera le gemme della quercia schiudersi in un verde brillante.

Foresta Bavarese. Foto di Francesco Sforza.  
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